TIVUSAT PASSA AL DVB-S2
Pubblicato il 06.08.2020Da tempo si sa che il 2022 sarà l’anno del nuovo
digitale terrestre, quello basato su DVB-T2 e HEVC main 10, e si
conoscono tutti i dettagli che implica questa migrazione. Molto
meno si conosce invece dello "switch-off" che dall’inizio del 2021
vedrà tivùsat passare al DVB-S2. Questa operazione, tra le altre
cose, comporterà il passaggio dei canali dall’attuale versione in
standard MPEG-2 al più efficiente MPEG-4, con la transizione, nella
maggioranza dei casi, dal formato SD al formato HD. In pratica, se
vogliamo, tivùsat anticipa quello che accadrà a settembre del 2021
per il digitale terrestre, ma il risultato sarà il medesimo: se non
si avrà un decoder adeguato, non si vedranno i canali con la nuova
codifica. La tabella di marcia di tivùsat prevede che già
dall’inizio del prossimo dicembre i canali Sky TV8 e Cielo passino
all’MPEG-4 in HD (al momento sono provvisoriamente trasmessi alle
posizioni 8 e 19 dei decoder SD). Il 18 dicembre arriveranno poi i
TGR Rai, anch’essi già in MPEG-4, ma in formato SD. A gennaio 2021
ci sarà la migrazione della quasi totalità dei canali Mediaset:
La5, Iris, TGCom 24, Cine 34, Italia 2, Mediaset Extra, 20, Boing,
Cartoonito, Focus, e Top Crime. Rimarranno escluse le “ammiraglie”
Canale 5, Rete 4 e Italia 1, per le quali la migrazione definitiva
arriverà dopo il 2021. Passeranno all’MPEG-4 anche La7d (e
probabilmente anche La7) e TV2000. Di recente anche Paramount
Network è passato all’HD su tivùsat. Secondo le
previsioni del Consigliere Delegato di tivùsat Alberto Sigismondi,
sarà un numero compreso tra 15 e 20 quello dei canali che
effettueranno la transizione. Così chi ha un box solo SD da gennaio
vedrà drasticamente ridotta la scelta dei canali visibili, con la
prospettiva di avere rapidamente un’ulteriore riduzione. E, anche
se tivùsat non lo dice espressamente, la tendenza di andare verso
una completa offerta in MPEG-4, molto caldeggiata dagli editori,
sembra evidente.La transizione al nuovo standard non sarà però
totalmente una sorpresa, perché tivùsat da tempo ha attiva una
campagna di comunicazione che consiglia gli utenti a passare alla
tecnologia più avanzata. Ora però ci sono delle date precise e
tivùsat si è impegnata a intensificare gli sforzi di comunicazione.
Infatti, a partire da settembre, intende preparare gli utenti con
un’importante campagna di informazione, che prevede una promozione
ad hoc per gli spegnimenti dei canali citati. Tuttavia, “dal primo
gennaio saranno centinaia di migliaia gli utenti che dovranno
cambiare decoder – ha sottolineato Sigismondi –. È previsto che a
dicembre 2020, circa 250.000 famiglie disporranno di un box tivùsat
SD senza avere il digitale terrestre. Queste famiglie, se non
decideranno di cambiare piattaforma, per continuare a vedere i loro
canali preferiti nei primi mesi del 2021 dovranno dotarsi di un
nuovo decoder HD”. Tutti i box tivùsat HD disponibili sono
compatibili con il DVB-S2 e quindi permettono la visione del
formato MPEG-4. A riguardo va detto che già dal 2011 sono in
commercio box tivùsat compatibili con il DVB-S2. Però se si vuole
puntare su uno degli ultimi modelli, si deve cercare un decoder
“classic HD”. Questa è infatti la certificazione che tivùsat usa
per le nuove gamme di prodotto. Va inoltre ricordato che anche i
decoder tivùsat godono del Bonus TV, l'incentivo di 50 euro messo a
disposizione dal Mise per i nuclei familiari con ISEE inferiore a
20.000 euro. Per un cavillo burocratico, il Bonus TV non vale
invece per le CAM.
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